Ch 7: La stella è il marchio del Conte
Scritto
da
Mizue Tani, illustrazioni
di
Asako Takaboshi
P. 247
Nuotando nella pozza, quella stessa che ad una prima occhiata era
sembrata poco profonda, Lydia e Nico sprofondarono nelle profondità
del mare profondo.
Anche se sembrava mare, erano nel territorio delle fate. Era un
regno separato, tagliato fuori dalle acque in fondo all'oceano e
quindi potevano respirare bene e non preoccuparsi di annegare.
L'acqua non era gelata e non inzuppava i loro vestiti.
Sentì solamente la leggera sensazione di fluttuare e una costante
pressione attorno al corpo come se stesse camminando nell'acqua.
Una frotta di pesci blu passò davanti a loro. Lydia seguì Nico
mentre erano diretti verso una luce che scintillava debolmente in
lontananza, davanti a loro.
Era la città dei Merrow.
C'erano costruzioni che sembravano case allineate sopra una collina,
decorate con conchiglie e alghe.
C'era una luce brillante sopra di esse, potevano essere le anime dei
pesatori che i Merrow avevano collezionato.
- “Guarda, è un umano.”-
- “Sta camminando liberamente.”-
- “Perciò significa che non è nostro.”-
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- “E che cos'è quella piccola creatura che porta con sé”-
- “Sembra una fata.”-
- “Tsk, hey, non siamo in mostra, sapete”- borbottò Nico,
irritato.
Si poteva dire che c'erano un po' di Merrow che lanciavano loro delle
occhiate furtive dalle rocce. I Merrow femmina avevano la parte
superiore del corpo esattamente come quella degli umani,
effettivamente molto più attraente di quella degli umani, con la
metà inferiore del corpo come la pinna di un pesce coperta di
scaglie, proprio esattamente come si credeva fosse nelle favole; ma i
volti dei Merrow maschi e le braccia erano coperti da squame e
avevano pinne sulle teste e sulle schiene. Gli uomini somigliavano
molto a dei pesci.
Osservata da una folla di Merrow che cominciava a formarsi, Lydia si
fermò.
- “Scusate, non c'è un umano che è appena stato portato qui?
Qualcuno l'ha visto?”-
- “Se la loro anima non è ancora stata portata via, devono essere
stati portati al ranch.”-
andò verso la direzione che indicava uno di loro.
Non ci volle tanto prima che una collina coperta da alghe verdi
apparve in vista.
Banchi di pesci circolavano dentro il ranch. Immediatamente Lydia
vide una figura dai capelli d'oro, che li guardava sbalordito.
- “Edgar! Grazie a Dio, non ti hanno ancora portato via l'anima.”-
- “Edgar! Grazie a Dio, non ti hanno ancora portato via l'anima.”-
Si girò a guardare Lydia, mentre lei si affrettava a venirgli in
contro, come se non potesse credere a ciò che stava vedendo.
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- “Non posso credere che saresti apparsa nei miei sogni. Quindi eri
veramente arrabbiata con me?”-
- “Questo non è un sogno.”-
- “No, è un sogno. Perché, sono sul fondo dell'oceano, che guardo
tranquillamente i pesci che mi nuotano accanto. Oltretutto, non
importa quante volte mi pizzichi, ma non fa male.”-
- “Beh, sì, la situazione potrebbe sembrare come se fossi in un
sogno. Ma non è che io stia sognando adesso.”-
Improvvisamente, Edgar pizzicò la guancia di Lydia.
- “Ahia! Fa male, cosa stai facendo!”-
- “Hai ragione. Cosa succede?”-
- “Oh, non è importante! Comunque, vieni con me. Ti faccio sapere
che sono qui per salvarti!”-
Lydia tirò forte la sua manica. Ma lui si fermò e non si mosse da
dov'era.
- “Salvarmi? Ma anche se fossi salvato, non c'è speranza per me.
Ermine è morta e non ho abbastanza potere per salvare Raven.”-
- “Raven ha ancora bisogno di te.”-
- “Se fosse catturato dal Principe, userebbero solamente lo spirito
in lui, che mi obbedisce, per propositi malvagi.”-
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- “Allora devi solo non farti catturare.”-
- “Non ti ho detto che è inutile? Anche adesso, per tutto questo
tempo, ero sotto l'impressione che fossimo riusciti a scappare dalle
sue catene, ma lui ci stava solamente lascinado andare in giro
liberamente. E anche per quanto ti riguarda, ho usato uno sporco
trucco con te, per cui non c'è motivo per cui tu mi debba salvare.”
-
“Quindi hai ammesso che mi stavi ingannando.”-
Lydia sentì una punta di delusione, ma pensò anche che se era
questa la situazione, allora non poteva veramente lasciarlo morire.
- “Se tu muori così, allora non ti perdonerò mai. Perché non ti
sei tagliato per via del senso di colpa che provavi nei miei
confronti...... è perché hai capito che non c'era nessuna stella
nello zaffiro della spada, vero? Se non c'è nessuna stella nello
zaffiro, allora non sarebbe servito come prova che tu fossi un Conte.
Hai realizzato che tutti i tuoi sforzi erano stati inutili, e quindi
hai perso ogni speranza.”-
Edgar guardò Lydia con occhi scuri e seri, e fece un sorriso
sospirando.
- “Hai perfettamente ragione. Ma ancora.........”-
- “Ti farò pentire con tutto il cuore di aver cercato di
uccidermi. Scoprirai che quando sacrifichi gli altri, con quel tuo
modo arrogante di fare, tutte le cose brutte che hai fatto ti si
ritorceranno contro. ….... Per cui, ti darò quello che non avresti
mai avuto se mi avessi tagliato in quel momento.”-
- “.................”-
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- “Non posso prometterti che andrà bene. Ma se succede, allora
dovrai pentirti con tutto il tuo cuore!”-
Tirò un'altra volta la sua manica, dato che la stava ancora
guardando con scioccata incredulità, barcollò di fianco a lei.
- “Hey, ora, non possiamo mica rilasciarvi come volete.”-
- “Hey, ora, non possiamo mica rilasciarvi come volete.”-
Un Merrow che sembrava il custode del ranch, apparì e fermò Lydia.
- “Non lo sto facendo per una ragione semplice. Vorrei negoziare
per lui, quindi dimmi chi si occupa di custodire la spada del
Conte.”-
Vedendosi puntata
la spada che Lydia tendeva di fronte a lui, il custode si
strinse le spalle, e indicò una casa in cima a una collina.
- “Che compassione per gli umani. Se tutte le femmine sono così
testarde, allora piuttosto scelgono di trasformare le loro anime in
luci.”-
Guardò il Merrow che fissava compassionevole Edgar, che lasciò lo sguardo vagare con un amaro sorriso e lei s'incamminò fuori dal ranch furiosa.
-“Beh, scusami per essere testarda.”-
Guardò il Merrow che fissava compassionevole Edgar, che lasciò lo sguardo vagare con un amaro sorriso e lei s'incamminò fuori dal ranch furiosa.
-“Beh, scusami per essere testarda.”-
- “Io adoro veramente la parte di te in cui dici le cose
direttamente.”-
- “Non posso prometterti che le cose andranno bene anche se cerchi
di lusingarmi.”-
- “Devi star scherzando Lydia, abbiamo ancora del tempo per tornare
indietro.”- sospirò Nico, saltandole sulla spalla.
Quando capì che non lei non avrebbe cambiato idea, si girò verso
Edgar.”-
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- “Hey, tu bruto, anche se sopravvivi a questo, non pensare di
essere salvo. Non sarò soddisfatto fino a quando i Brownie non ti
avranno strappato ogni ciocca dalla tua testa dorata.”-
- “Nico, è inutile. Mi son fatta aiutare da Edgar a creare una
percorso guida per loro. Non farebbero una cosa come quella a una
persona a cui sono debitori.”-
- “Cosaaaaaa? Stai dicendo che ti ha aiutato in quello? Porca
miseria! Allora per quale motivo sarei venuto qui a salvarlo! Non c'è
motivo per cui io stia qui.”-
Forse perché pensò di essere in un sogno, Edgar accettò, senza
esitazione il fatto di poter parlare con Nico.
- “Mi dispiace per quello che ho fatto, Nico. Fino a quando il pelo
della tua coda non ricrescerà, ti comprerò come regalo, un cappotto
con una lunga coda, per nascondere la tua.”-
- “........... sei serio?”-
Sentendo una forte attrazione al suono di una giacca, Nico addolcì
il suo atteggiamento.
- “Sì, lo prometto. Ovviamente se riusciremo a tornare indietro.”-
Dopo aver raggiunto la cima della collina e aver oltrepassato il
cancello coperto di stelle marine, s'imbatterono in una tenda di
meduse che si sovrapponevano l'una all'altra come un disegno in
pizzo.
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Dall'altra parte di essa, apparì un Merrow.
Era il giovane Merrow femmina che avevano incontrato nel castello del
Conte Cavaliere Blu.
Guardò sia Lydia che Edgar e fece un sospiro afflitto.
- “Dottore delle fate, che cosa significa tutto questo?”-
- “Sei tu che sei in carica qui?”-
- “No, mio padre.”-
- “Sei tu che sei in carica qui?”-
- “No, mio padre.”-
- “Mi piacerebbe incontrarlo.”-
- “.......... Per favore seguitemi.”-
Furono condotti nella stanza.
Non c'erano soffitti nelle case dei Merrow. C'erano a mala pena anche
le pareti; solo rocce e pilastri e archi fatti dalle ossa di animali
marini allineati uno vicino all'altro, e separati da alghe e tende di
conchiglie.
Il Merrow che era suo padre, stava in una stanza che aveva un
pilastro particolarmente bello, decorato con le conchiglie di
ostriche da perla.
- “Lydia, sei sicura di stare bene? Lui sembra un Merrow testardo”-
sussurrò Nico.
- “Hmm, chi lo sa.”-
Lydia mostrò rispetto facendo una riverenza. Edgar stette a guardare
curioso al Merrow tarchiato, e lei non si curò del suo
comportamento.
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- “Il mio nome è Lydia Carlton e sono un dottore delle fate.”-
- “Che cosa vuoi.”-
- “Sono venuta per recuperare la stella dei Merrow '”- e dicendo
ciò, sollevò la spada e lo zaffiro.
- “Ce l'ha il Conte. Dovreste aver sentito che se il Conte non
ritorna, allora non possiamo mettere la stella nello zaffiro.”-
- “C'è qualcos'altro che si può fare? Se questo zaffiro una volta
era chiamato “stella dei Merrow”, allora non vuol dire che il suo
popolo una volta ha messo una stella in esso?”-
- “È vero. Un segno del legame tra il Re e il Lord Cavaliere Blu,
i nostri antenati, che erano stati i servitori del Lord misero una
stella davanti ai loro occhi. Noi non possiamo, non c'è nessun
Conte.”-
- “Lui è il Conte. Ha ottenuto la chiave d'oro e d'argento e ha
risolto l'enigma ed è giunto al luogo nascosto della spada. I suoi
Merrow hanno promesso di accettare un nuovo Conte che avesse
soddisfatto tutte le richieste della promessa, fatta con il Conte in
passato.”-
Edgar si girò per fissare Lydia, sorpreso, ma non aprì bocca.
- “Comunque, non ha soddisfatto l'ultima condizione. Il sangue è
stato versato dalla spada.”-
' Quello era il problema.'
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- “Perché avete messo la condizione di testare la spada qui?
Questa non era la condizione originale, ma un motivo per proteggere
gli eredi del Conte da tutte le possibili cospirazioni, non è
vero?”-
Il Merrow rimase in silenzio, per cui Lydia scelse attentamente le
parole e continuò.
- “ Forse c'è la possibilità che qualcuno sfrutti chi discende
dal Conte. Ci potrebbe essere la possibilità di qualcuno che lo
minacci e lo accompagni per mettere le mani sulla gemma. Ma questa è
una spada fatta di magia. Non può ferire gli eredi del Conte e i
suoi complici fidati. Non ho ragione?
- “.......Hai perfettamente ragione. Figlia della terra. Tutti
quelli che sono venuti reclamando la spada e dichiarando di essere se
stessi il Conte, hanno voluto testare la spada. Se c'era chi ha
versato sangue per la spada, allora era anche un nostro compito di
eliminarlo.”-
Se lui fosse il vero Conte, non avrebbe frainteso il significato
dello con una stella.
Non ci sarebbe stato modo per lui di portare qualcuno come
sacrificio, e gli unici che avrebbe dovuto portare con sé avrebbero
dovuto essere quelli di cui si fidava.
Ma se c'era la possibilità di qualcuno che avesse versato il loro
sangue qui, allora quello avrebbe provato che fosse qualcuno
malintenzionato che era riuscito ad entrare nel gruppo. Perciò se il
vero Conte fosse stato in quel gruppo, sarebbe stato ancor più
importante per i Merrow proteggere il Conte ed eliminare quelli che
avevano un obbiettivo malvagio.
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- “Quindi rinunciare alla spada in cambio della vita dell'anima di
colui che ha sparso il sangue
vorrebbe dire che voi Merrow avete contorto la vostra promessa con il
Conte.”-
- “Abbiamo agito come da promessa. Se lo neghi, allora figlia della terra, questo significa che dovremmo riprenderci la spada che hai nelle tue mani e trascinare tutte le anime che erano presenti in quella caverna nell'oceano.”-
“Aaah, forse è stato sciocco da parte mia pensare di poter contrattare un accordo con i Merrow. Questo non va bene, devo pensare a qualcosa”, Lydia era in panico e cercò di pensare un piano nella sua testa.
- “Abbiamo agito come da promessa. Se lo neghi, allora figlia della terra, questo significa che dovremmo riprenderci la spada che hai nelle tue mani e trascinare tutte le anime che erano presenti in quella caverna nell'oceano.”-
“Aaah, forse è stato sciocco da parte mia pensare di poter contrattare un accordo con i Merrow. Questo non va bene, devo pensare a qualcosa”, Lydia era in panico e cercò di pensare un piano nella sua testa.
- “Questo......, non avrebbe dovuto essere lo scopo originale di
voi Merrow. Sarebbe una sfortuna per voi Merrow e per gli isolani
continuare ad aspettare per l'eternità il discendente del Conte che
potrebbe essere morto”-
Lydia deglutì l'ansia che le si stava formando in gola. Doveva in qualche maniera far sì che acconsentissero alla sua idea.
Lydia deglutì l'ansia che le si stava formando in gola. Doveva in qualche maniera far sì che acconsentissero alla sua idea.
- “Per cui, vorrei chiedervi di accettare lui come vostro nuovo
Conte.”-
Il Merrow guardò verso Edgar, con uno sguardo visibilmente irritato.
- “Stai dicendo che dovremmo accettare un ladro?”-
- “Sì, lui forse è un ladro e tratta gli altri come nullità, ma
la più importante e unica qualità in lui è che non abbandona mai
il suo compito di nobile.”-
- “Una unica buona qualità' è un po' scortese, sai”-
Non prestando attenzione a Edgar, Lydia continuò.
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- “Non è questo il compito che voi Merrow desiderate nel Lord
feudatario umano? Prenderà tutte le responsabilità, incluso per voi
Merrow il poter continuare a vivere in quest'isola.”-
- “Aspetta un momento Lydia.”-
- “Non puoi dire che non lo puoi fare, tu puoi. Sei un nobile.
Qual'è il problema di avere delle fate che vivono nel tuo feudo.”-
- “Beh, sì. Ma avere solo l'approvazione dei Merrow non mi farà
un Lord.”-
- “Quindi, tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la stella nello
zaffiro.”-
- “Sei dici di voler così tanto quella stella, allora vorrei chiederti se comprendi la nostra situazione, dottore delle fate.”-
- “Sei dici di voler così tanto quella stella, allora vorrei chiederti se comprendi la nostra situazione, dottore delle fate.”-
- “Certo che sì, io”-
- “Accetti il nostro compito di agire secondo ciò che è stato
promesso con il Conte Cavaliere Blu?”-
- “....... sì”-
- “Lydia, no!”- gridò Nico improvvisamente.
Era un accordo-trappola preparato dai Merrow. Era già troppo tardi
quando Lydia lo capì.
Guardò in basso per vedere che c'era dell'acqua che stava
strisciando su, attorno ai suoi piedi.
- “Forse accetteremo anche la tua proposta. Potrai avere la stella.
Comunque in cambio di te. L'anima di un dottore delle fate ha molto
più valore di quella di una mera anima umana.”
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Ciò che era importante per i Merrow era che non rompessero la
promessa con il Conte. Lydia aveva cercato di prendere un vantaggio
attraverso ciò e aveva cercato di far accettare forzatamente Edgar
come Conte, ma loro le avevano tolto la terra da sotto i piedi.
Sembrava che i Merrow si fossero intestarditi all'idea che la cosa
che sarebbe stata scambiata con la gemma dovesse essere un'anima
umana.
Anche se ci fosse stato del pregio nel rendere Edgar un Conte,
avevano sottinteso che non c'era la promessa nel presentare una nuova
stella.
- “Aspettate”- disse Edgar e si mise di fronte a Lydia.
- “Il vero significato del contratto che tutti voi avete fatto era
di accettare la stella dal discendente del Conte e di imprimerla
nello zaffiro, giusto? Allora, dovreste fare uno scambio con la mia
stella.”-
Lydia fu sorpresa e in panico per quello che lui stava
improvvisamente dicendo.
- “T-tu non hai nessuna stella.”-
- “Ce l'ho, proprio qui.”-
Edgar tirò fuori la sua lingua come un bambino e mostrò loro la
croce marchiata su di essa.
- “Forse non è la stella del Conte Cavaliere Blu, ma il punto è
di mantenere l'onore di non rompere la promessa, giusto? Allora, è
tutto a posto fino a quando rispettiamo le formalità. In questo modo
non dobbiamo cambiare l'interpretazione, e voi Merrow sarete in grado
di agire esattamente come nella promessa.”-
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- “Che modo interessante di pensare.”-
- “Proprio come Lydia ha detto all'inizio, proteggerò il diritto
di voi Merrow di vivere nell'isola. Ovviamente se mi accetterete.”-
Il modo in cui Edgar parlò, con un atteggiamento fermo e risoluto lo fece assomigliare al Lord Cavaliere Blu che doveva aver preso posizione contro i Merrow in una sola volta.
Il modo in cui Edgar parlò, con un atteggiamento fermo e risoluto lo fece assomigliare al Lord Cavaliere Blu che doveva aver preso posizione contro i Merrow in una sola volta.
I Merrow sembrarono rimuginarci su, ma fu sono per un istante. La
fangosa acqua che stava affondando i piedi e le gambe di Lydia, si
ritirò in fretta.
- “Hmm, una stella ha sei punte. Beh, dovrebbe andare. La stella
zaffiro è una stella a cinque punte, ma non c'è una regola che la
'stella dei Merrow' debba essere quella.”-
Un vento, no, il mare che si sollevava, roteò attorno a Lydia e
Edgar.
- “Chiedo al nuovo Conte Cavaliere Blu di non dimenticare che i
Merrow sono diventati i suoi sudditi.”-
- “Ecco che viene l'onda”- sbottò Nico, arrampicandosi sulla
gonna di Lydia. In quel momento, Edgar strinse Lydia al suo petto.
- “C-cosa stai facendo!”-
- “Sembra che sarà pericoloso.”-
- “Sto bene.”-
- “No, dicevo per me.”-
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- “No, dicevo per me.”-
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- “Eh?”-
- “Non sembra più sicuro se mi aggrappo a te?”-
- “...... aggrapparti? Questo è come se fossimo abbracciati!”-
- “Volevo anche esprimere i miei sentimenti di gratitudine. Per
aver posto la tua vita in prima linea per salvarmi.”-
- “Non fraintendere. Ho solo fatto il mio lavoro...... e poi le mie
difese erano deboli e si
sono approfittati di me.”-
La strinse forte a sé.
Erano in una posizione dove lei poteva solamente sistemare la sua
guancia contro la sua spalla, ma Lydia
improvvisamente sentì il corpo rilassato e lacrime riempirono i suoi
occhi.
Aveva pensato veramente che non
sarebbe riuscita a farcela.
- “Questo lato di te è
così...........”-
Non poté sentire tutto quello
che Edgar stava dicendo, perché entrambi, più l'animale furono
inghiottiti da una violenta marea.
- “Giovane lady, …........ giovane lady, state bene?”-
- “Giovane lady, …........ giovane lady, state bene?”-
Il corpo di Lydia veniva scosso e lei lentamente aprì gli occhi.
- “Oh, grazie a Dio, siete sveglia.”-
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C'erano due uomini sconosciuti che la stavano scrutando. Lydia era
stata portata nella stanza della casa di qualcuno.
- “Siete stata trovata svenuta sulla riva. Sebbene fossimo noi
quelli ad avervi trovata, i proprietari della casa dicono di non
avervi mai vista, e voi non sembrate una residente di quest'isola,
quindi questo significa che siete Miss Lydia Carlton?”-
Lydia non era ancora completamente sveglia, ma annuì distrattamente.
- “Sì...... sono io. Voi chi siete.....?”-
- “Sì...... sono io. Voi chi siete.....?”-
- “Siamo la polizia di questa provincia. Ci era stata data la
denuncia da Londra, da parte dei poliziotti della possibilità che
voi foste stata rapita e confinata su quest'isola Mannor, per cui
eravamo venuti per investigare.”-
- “Sembra che due giorni fa, vostro padre, Mr. Carlton, abbia
presentato una denuncia.”-
Quindi suo padre doveva aver avvisato la polizia prima che venisse
qui assieme ai fratelli Gossam.
Lydia si alzò in fretta. Nico, che era proprio vicino a lei, fece un
miagolio.
“Dov'è Edgar?”
- “Comunque, vorremmo farle domande sull'uomo che è stato trovato
collassato con voi, anche lui sulla riva.”- fece il poliziotto, che
si girò in direzione della porta aperta della camera accanto, e
anche Lydia diede un'occhiata e vide Edgar disteso sul letto con gli
occhi chiusi.
Il poliziotto si avvicinò alla porta e fissò Edgar sospettoso.
Il poliziotto si avvicinò alla porta e fissò Edgar sospettoso.
- “Ha le stesse caratteristiche del ladro che si era introdotto
nella residenza di Gossam e che si diceva avervi rapito.”-
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- “Oh, no, quello........”-
Mentre Lydia si stava arrabattando nel parlare, uno dei poliziotti
notò la spada poggiata contro il muro accanto al focolare.
La spada del Conte Cavaliere Blu lasciata giù e scoperta in quel
modo, la faceva sembrare una spada molto più pomposa e millantatrice
di quanto non fosse sembrata nella cava, che sembrava sconnessa dalla
realtà.
- “È davvero una spada anacronistica per questo tempo. Siete forse
stata minacciata da questa arma pericolosa e lui.....”-
- “Non la toccate.”-
Edgar si alzò in maniera stanca e lenta, nell'altra stanza.
- “È la mia spada.”-
Il poliziotto doveva essere stato preso alla sprovvista dalla sua
tagliente presenza e aveva deciso di rimetterla al suo posto. Ma si
riprese e si girò a chiedergli.
- “Anche voi siete sveglio. Scusatemi, ma posso domandare il vostro
nome?”-
- “Milord!”-
Proprio allora, la porta frontale si aprì sbattendo.
Proprio allora, la porta frontale si aprì sbattendo.
Chi irruppe era il custode, o Mr. Tomkins, il maggiordomo della
famiglia Ashembert.
Il maggiordomo si fermò quando vide Edgar e velocemente stette in
piedi dritto, fece un cenno per salutare i due poliziotti e
vivacemente camminò verso il suo nuovo padrone e s'inginocchio di
fronte a lui.
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- “ E' per me un piacere darvi il benvenuto, milord.”-
Molti maggiordomi nella sua famiglia dovevano aver aspettato il
giorno in cui avrebbero potuto dirlo. Perché lui sembrava
emozionato.
- “Per favore, scusatemi per essere in questi abiti informali. Il
proprietario di questa casa, mi ha informato che eravate qui, ma è
stato così improvviso, sono corso qui il più prsto che ho potuto,
quando ho saputo che il padrone di questa casa era ritornato vivo.”-
- “Va bene, non preoccupatevi per questo.”-
- “Aspettate un momento..... allora questo significa che questo
gentiluomo è”- chiese il poliziotto, avendo ancora un'espressione
sospettosa.
- “Questo gentiluomo è il Conte Ashembert, il lord dell'isola
Mannor”- replicò Tomkins.
- “E' sicuro? Non avevo mai sentito che il lord stesse vivendo su
quest'isola.”-
- “Sì, dal momento che è stato via per molto tempo.”-
- “Sì, dal momento che è stato via per molto tempo.”-
- “Tomkins, potresti portarmi un bicchiere d'acqua.”- ordinò
Edgar, come disinteressato al domanda del poliziotto diede un'ordine
al maggiordomo come se ciò fosse un'abitudine. Ovviamente, era
abituato a comandare le persone.
- “Sì, subito”- rispose il maggiordomo, e felice si diresse in
cucina.
- “Allora, milord, potreste spiegarci come avete incontrato Ms
Carlton e come entrambi siate finiti sulla riva? C'era un denuncia
nella quale lei era stata rapita.”-
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- “Oh, quest'uomo ha salvato la mia vita!”- sbottò senza pensare
al perché avrebbe dovuto coprire un criminale come lui.
Ma alla fine, ma era stata Lydia a prendere la decisione di andare
assieme ad Edgar. Senza capire, che lui stava nascondendo un
terribile piano nei suoi confronti. E anche quando l'aveva scoperto,
non era riuscita a scappare via. E ciliegina sulla torta, lo aveva
seguito nel territorio dei Merrow per salvarlo e quindi non aveva
nessuna intenzione di consegnarlo alla polizia ora.
- “Quelli che hanno cercato di rapirmi erano gli otto fratelli della famiglia Gossam e credo che siano
- “Quelli che hanno cercato di rapirmi erano gli otto fratelli della famiglia Gossam e credo che siano
ancora svenuti nel sotterraneo del castello. Per favore
arrestateli.”-
- “Otto uomini sono svenuti in una cella sotterranea? Milord, siete
voi che ne avete affrontati così tanti?”-
Edgar scosse la testa e guardò Lydia come se anche lui volesse
sapere la risposta.
- “Umm,...... devono essere stati i miei amici.”-
- “Se non è troppo un problema, vorremmo fare loro delle
domande.”-
Lydia non seppe cosa rispondere. Se gli avesse detto che erano state
le fate, allora le avrebbero riso dietro.
Vedendo Lydia in quello stato, Edgar comprese e rispose per lei.
Vedendo Lydia in quello stato, Edgar comprese e rispose per lei.
- “Sarebbe impossibile, dal momento che sono fate.”-
Sorrise a Lydia. Come amici che condividevano uno stesso segreto.
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Il poliziotto fissò entrambi con aria dubbiosa.
Ci fu altra confusione vicino alla porta.
Chi entrò caracollando era Carlton, con anche Raven con lui.
- “Padre!”-
Lydia corse verso il padre e si lanciò tra le sue braccia.
Mentre entrambi erano felicissimi nel loro sicuro ricongiungimento,
lei riuscì anche a dare un'occhiata a Edgar e Raven che si stavano
dando un'intensa stretta di mano.
Sapeva che per entrambi questo non era un finale su cui gioire follemente. Il dolore per aver perso Ermine doveva essere grande.
Sapeva che per entrambi questo non era un finale su cui gioire follemente. Il dolore per aver perso Ermine doveva essere grande.
Ma Lydia era riuscita a non farsi uccidere da Edgar. Forse la morte
di Ermine era stata in grado di far comprendere a Edgar il sentimento
di Lydia che aveva voluto disperatamente salvare suo padre.
Ecco perché, molto probabilmente, la ragione per cui Edgar non aveva tagliato Lydia ma se stesso, non era perché era disperato dal fatto che non ci fosse una stella nella spada.
Ecco perché, molto probabilmente, la ragione per cui Edgar non aveva tagliato Lydia ma se stesso, non era perché era disperato dal fatto che non ci fosse una stella nella spada.
Forse, tutto non era una bugia.
Come quando diceva di non poter mentire a Lydia, come sua abitudine,
quando si era tagliato con la spada.
Non voler ferire gli altri, per quanto fosse possibile, doveva
anch'esso essere stato un reale desiderio di Edgar ed ecco perché
aveva mantenuto la promessa che avrebbe aiutato Lydia e suo padre.
O per lo meno sperava che fosse così.
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- “Oi, Lydia, vai fuori e guarda.”-
Alla voce di Nico, alla fine si allontanò dal padre.
Carlton venne fermato dal poliziotto che stava aspettando con
impazienza che i due terminassero il loro felice ricongiungimento e
lo bombardò di domande. Dopo che Lydia ascoltò il padre spiegare
che sia lui che Raven avevano legato i fratelli Gossam a uno stipite
del cancello, s'incamminò fuori dalla casa.
La vista dell'oceano si spalancò davanti a lei.
Completamente differenti dalla prima volta che erano arrivati sull'isola, le onde sciabordavano calme sulla riva.
Riuscì a vedere un gruppo di Brownie che remava su un tronco come fosse una barca sulle onde.
Completamente differenti dalla prima volta che erano arrivati sull'isola, le onde sciabordavano calme sulla riva.
Riuscì a vedere un gruppo di Brownie che remava su un tronco come fosse una barca sulle onde.
Sentì che sarebbero veramente riusciti a fare avanti e indietro tra
la terra e l'isola, più sicuri adesso di quanto non fossero in
passato.
Lydia guardò Nico correre verso di loro dopo averle detto che
sarebbe andato a vedere i Brownie andarsene e lei ritornò nella
casa.
Prese la spada del Conte Cavaliere Blu che era stata posta contro il muro vicino al focolare e vide che c'era una stella a forma di croce che brillava luminosa al centro dello zaffiro.
- “È stato così magico. Ancora penso che quello che è successo è stato tutto un sogno, eppure questa gemma prova che è reale.”-
Non aveva notato che Edgar le era proprio affianco.
Prese la spada del Conte Cavaliere Blu che era stata posta contro il muro vicino al focolare e vide che c'era una stella a forma di croce che brillava luminosa al centro dello zaffiro.
- “È stato così magico. Ancora penso che quello che è successo è stato tutto un sogno, eppure questa gemma prova che è reale.”-
Non aveva notato che Edgar le era proprio affianco.
Il suo starle così vicino, le fece ricordare il modo in cui erano
stati l'uno tra le braccia dell'altro proprio un momento prima, e il
suo cuore cominciò a battere senza ragione.
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Per Edgar, quello doveva essere stato solo una parte del sogno in cui
era stato, ma per Lydia, era accaduto nella realtà.
- “Per cui, ti stai pentendo un pochino adesso?”-
Anche se era solo per ridurre il suo imbarazzo, sapeva di averlo
detto in modo che non era carino per niente.
- “Sì, ho imparato che se sei con una persona ingenua, allora non
puoi sapere cosa potrebbe succedere. Ho scoperto che stare con
persone simili può scombinare un piano e in qualche modo non ti
fanno sentire bene e quasi ti uccidono.”-
Ma Edgar non fu affatto gentile nel modo in cui lo disse con quel suo
ghigno. Le sembrava come se lui volesse litigare.
- “Aspetta un attimo. Mi stai prendendo in giro dicendomi che sono
una credulona e che si può approfittare facilmente di me?”-
- “No, no. Sono veramente grato. In più, mi piace pensare che
c'era qualcosa di speciale tra di noi. Sembra che tu non sia in grado
di abbandonarmi.”-
Le lanciò uno sguardo seducente, cosa che la fece barcollare
indietro ancor di più.
- “Ah..... non ti ho detto di non farti l'idea sbagliata.”-
- “Ma sai, una ragazza non andrebbe normalmente a cercare e salvare
l'uomo che stava cercando di ucciderla. Ma anche se stessi
sbagliando, sarei molto più che estasiato.”-
- “I-io volevo solo che ti pentissi di quello che avevi fatto! E
ancora, cos'è questo tuo atteggiamento sul fatto di averti cercato e
salvato? E parlando in generale, è un'errore grave pensare a cose
che non vanno come pianificate e cercare di fare alle persone le cose
che dici loro. Questo prova che sei insensibile.”-
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- “Beh, non credo di non aver raggiunto l'obbiettivo di farti
credere in me. Se tu non avessi saputo la verità, non credi che ti
saresti innamorata di me?”
Anche se era arrabbiata dal suo eccessivo auto-compiacersi, quasi
vacillò per il suo sorriso affascinante.
- “Sei davvero un'arrogante mascalzone. Avevo torto nel pensare
che ci fosse del buono in te. Ascoltami bene, non ti perdonerò mai e
non intendo nemmeno perdonarti!”-
Cielo, quest'uomo è davvero senza speranza.
Lydia gli passò accanto per andarsene.
Lydia gli passò accanto per andarsene.
- “Aspetta.”-
- “È troppo tardi per rimediare....”-
- “Lascia la spada qui. Se no non riuscirò a mantenere la promessa
con i Merrow.”-
Lydia non riuscì a non aumentare la sua rabbia.
Gli lanciò la spada bruscamente.
- “Sarai felice se hai la spada, giusto, allora eccola. Questo pone
fine al mio lavoro. Non voglio rivedere più la tua faccia. Non
comparirmi mai più davanti. Capito?”-
Mostrando la sua resa, Edgar alzò le mani. Con quel gesto sembrò
che volesse prenderla in giro, e aumentò la sua rabbia ancor di
più.
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Dicendo “addio” ansimando, Lydi si girò per andarsene.
Trascinò il padre che era immerso in una profonda conversazione con
la polizia e lasciò la casa.
- “Padre, andiamo subito a casa. Voglio dimenticare tutte le cose
brutte che sono successe!”-
- “Ti mostra veramente in maniera diretta la sua rabbia. È quasi rigenerante.”-
- “Ti mostra veramente in maniera diretta la sua rabbia. È quasi rigenerante.”-
Ascoltò Lydia lamentarsi a voce alta abbastanza da riuscire a
sentirla, e prese la spada, si strinse le spalle come se si stesse
divertendo.
Raven avanzò verso di lui.
- “Lord Edgar, perché avete fatto apposta a dire qualcosa che
avrebbe fatto arrabbiare Miss Carlton?”-
- “Immagino, per nascondere il mio imbarazzo.”-
- “Immagino, per nascondere il mio imbarazzo.”-
- “Um-hm.”-
- “Perché le ho detto che quella parte di lei era tenera, mentre
la stavo abbracciando.”-
- “Non dovrebbe essere così imbarazzante. Pensandoci, credo che
voi abbiate detto cose molto più imbarazzanti.”-
- “Non capisci Raven. È facile dire qualcosa se non la indendi dire.”-
- “Non capisci Raven. È facile dire qualcosa se non la indendi dire.”-
- “..... allora, non sarebbe inutile se lei taglia i ponti con
voi.”-
Edgar fece un'imperturbabile ghigno.
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Ma spense il sorriso e lentamente abbassò gli occhi in
un'espressione scoraggiata.
- “Non dovrei trattenermi per un po'?”-
Raven stette in silenzio con il solito viso inespressivo, ma se lo si guardava da vicino, c'era un complesso miscuglio di confusione e tristezza nei suoi occhi.
Raven stette in silenzio con il solito viso inespressivo, ma se lo si guardava da vicino, c'era un complesso miscuglio di confusione e tristezza nei suoi occhi.
Edgar posò la mano sulla sua spalla.
- “Andiamo a raccogliere qualche fiore. Per renderle omaggio.”-
- “Oh mio Dio, che cosa significa questo!”-
Erano passate due settimane da quando Lydia e suo padre erano tornati
nella casa di Carlton a Londra e si erano goduti la Pasqua insieme e
quando Lydia prese il giornale lanciò un grido acuto.
Un articolo del giornale diceva che l'erede della famiglia del Conte
era ritornato dopo trecento anni d'assenza e gli era stato permesso
un incontro regale con la Regina e gli era stata riconosciuta la sua
posizione nella corte da Sua Altezza, ma non era questo il problema.
Il problema stava nella parte in cui il rampollo della leggendaria
famiglia del Conte che si diceva avesse una terra nel paese delle
fate, avesse assunto un dottore delle fate privato.
Il nome che era stato stampato era “Lydia Carlton”.
- “Stai scherzando!”-
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Lydia si precipitò per lamentarsi col padre. Ma si pietrificò
quando vide Nico che stava facendo delle pose di fronte ad un lungo
specchio,.
Il gatto indossava un fine soprabito con una coda, lunga abbastanza
per nascondere la sua, e orgogliosamente si guardò nello specchio,
mettendo a posto soddisfatto il suo pelo.
- “Nico, quello è …...”-
- “Aah, sì, è appena arrivato. Sono sorpreso che si sia
effettivamente ricordato della sua promessa. Forse lui è un
delinquente, ma non credi che abbia un buon gusto?”-
Lei ebbe un brutto presentimento.
- “Lydia, è arrivata una lettera per te.”-
Proprio allora, suo padre le si avvicinò.
La testa di Lydia era ancora distratta da Nico e prese la lettera
senza pensarci troppo, ma quando vide il grande stemma sulla
ceralacca, le sue sopracciglia si aggrottarono mentre il suo brutto
presentimento crebbe ancor di più.
Prese tempo mentre nervosamente tagliò il sigillo.
[ Cara Miss Lydia Carlton,
Vorremmo informarla di questa felice occasione di essere stata
assunta come dottore delle fate privato della famiglia del Conte. Per
quanto riguarda la sua posizione, per favore faccia una visita alla
dimora della famiglia in città il più presto possibile. Inoltre,
anche sua Regale Altezza è a conoscenza del suo coinvolgimento con
il governo del feudo inglese nel regno delle fate, come dottore delle
fate privato della famiglia del Conte. Vorremmo informarla di
accettare con attenzione questa offerta, in maniera tempestiva,
perché sarebbe il meglio per il suo bene.
Sinceramente,
Sinceramente,
Conte di Ibrazel
Edgar J. C. Ashembert ]
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Il che voleva dire che non le era stata data l'opzione di
rifiutare.
Lydia tremava dalla rabbia e strinse le mani in pugni stretti.
Lydia tremava dalla rabbia e strinse le mani in pugni stretti.
- “......... QUELLO SCHIFOSO FARABUTTO!”-
Traduzione
di
Lucyl Kappa Kanwar
Stupendo finale!
RispondiEliminaPer uscirne vivi, sono "serviti" entrambi.
La conclusione dell'avventura ha un sapore agrodolce, visto la morte di Ermine.
Il finale della novel però fa sorridere.
Edgar ha trovato il modo di riallacciare i ponti con Lydia. Lei è fregata!
Non vedo l'ora di buttarmi in nuove avventure.
Spero presto di iniziare il volume 2.
Grazie!